APP CONTACALORIE
aiuto oppure ossessione?

Da semplice nutrimento, elemento di orgoglio italiano, convivialità e benessere, il cibo con gli anni si è anche trasformato in numero, caloria e oggetto di preoccupazione.

Il pane non è più solo “Pane”, ma è diventato “Carboidrato” e a volte, al posto di appagare semplicemente la nostra fame, conferisce paura e ansia.

Internet, ai social e alla tecnologia, ci hanno insegnato che le calorie sono importanti e che tenerne traccia potrebbe aiutarci a raggiungere i nostri “ideali estetici”, e così il mercato ha iniziato a creare le “App contacalorie”.

I problemi però si verificano quando c’è un uso errato di questi strumenti, in particolare quando si tende ad usarli senza una supervisione medica e senza una conoscenza a monte di un corretto stile alimentare.

DI COSA SI TRATTA ESATTAMENTE?

Le app contacalorie sono appunto delle applicazioni, scaricabili sul nostro cellulare oppure presenti su internet, semplicemente paragonabili a delle calcolatrici.

È un po’ come se fossero dei database in cui troviamo tutti, o la maggior parte, degli alimenti presenti sul mercato. Semplicemente, inserendo l’alimento e la quantità dello stesso che abbiamo assunto o che assumeremo nella giornata, possiamo tenere traccia della quantità di calorie che stiamo consumando ogni giorno.

In realtà, lo scopo dell’app è anche quello di fornirci un’indicazione di “Quanto” dovremmo mangiare, in base a sesso, peso, età, altezza e livello di attività fisica; tutti valori e dati che si inseriscono nel momento in cui l’app viene scaricata.

Queste app nascono principalmente per il mondo fitness e del bodybuilding, in cui atleti o semplici sportivi monitorano costantemente le loro abitudini alimentari e fisiche per ottimizzare al massimo i loro risultati estetici.

In realtà, fare attenzione a quanto e a come si mangia potrebbe essere utile a molti, questo perché molto spesso sottostimiamo le calorie che effettivamente stiamo consumando. È un po’ come se fosse il classico “diario alimentare” che noi nutrizionisti chiediamo durante la visita in studio, e che serve sia a noi che al paziente per conoscere le sue abitudini alimentari. Quindi, in ottica di prevenzione di obesità e malattie metaboliche, avere un’applicazione in cui annotare quello che effettivamente mangiamo, può farci rendere conto degli errori che stiamo commettendo.

Ma siamo sicuri che non ci sia niente di negativo in tutto questo?

QUALI ALIMENTI STAI SCEGLIENDO?

Quello che può succedere con queste app, se non si conosce la composizione degli alimenti, è quella di fare attenzione esclusivamente a calorie e quantità di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine), senza tenere conto della qualità del prodotto e delle sue proprietà nutrizionali.

Ad esempio, preferiamo ridurre o eliminare il quantitativo di olio d’oliva per rientrare nelle calorie, sostituendolo con altri grassi che magari crediamo siano migliori, come frutta secca, avocado o olio di cocco; oppure sostituiamo una bella fetta di pane con delle gallette perché a parità di peso ci danno l’impressione di mangiare di più.

(ATTENZIONE: non esistono cibi migliori di altri, ma è importante variare le scelte alimentari)

SEI TRANQUILLO/A NELL’USARE UN APPLICAZIONE CONTACALORIE O TI GENERA ANSIA E PREOCCUPAZIONE?

Come abbiamo detto prima, nell’app inseriamo quello che abbiamo mangiato o che mangeremo nella giornata, ma cosa succede se c’è un invito a cena improvviso?

E se hai “esagerato” con le calorie assunte?

E quando non sei tu a preparare i piatti, sei preoccupato di non sapere quanti e quali alimenti inserire nell’app?

Infatti, quello che può succedere, è che non essere in grado di controllare perfettamente le calorie assunte può farci sentire in colpa per aver mangiato troppo, alimentando sempre di più un disturbo alimentare già presente o che potrebbe aggravarsi con l’uso delle app.

Quindi, l’intento delle app è sicuramente positivo. Essere consapevoli di quanto si mangia potrebbe aiutarci nel migliorare il nostro stile di vita, ma io ho una domanda da farti:

“sei tu a scegliere quello di cui hai voglia, o è l’app a scegliere per te? E se superi le calorie assunte, sei tranquillo o vai in crisi? Se non sei tu a scegliere e se quello che non puoi controllare ti preoccupa, allora c’è solo una cosa da fare: CANCELLA L’APP ed AFFIDATI AD UN PROFESSIONISTA.

COSA CAMBIA SE A DIRMI COSA E QUANTO MANGIARE È L’APP O IL PROFESSIONISTA?

Il primo step si un professionista è misurare specifici parametri relativi al tuo corpo con strumenti appositi e talvolta anche analisi del sangue.

Dobbiamo partire dal presupposto che non siamo tutti uguali e che ogni individuo può avere reazioni diverse ad un determinato regime alimentare e soprattutto ci possono essere patologie che possono interferire o aggravarsi a causa di un alimentazione scorretta (come ad esempio uno problema tiroideo, o un problema a livello ormonale)

Una volta avuto un check fisico completo della persona, il professionista, sulla base delle esigenze del paziente, delineerà una precisa alimentazione atta allo scopo richiesto dal cliente.

Queste sono procedure che una Applicazione generalizza e bypassa.

Di seguito un esempio più specifico: nel momento in cui ci ammaliamo o avvertiamo strani disturbi, la prima  cosa che facciamo al giorno d’oggi è probabilmente cercare una causa soluzione online, ma dopo qualche giorno, preoccupati per la nostra salute cerchiamo l’aiuto del medico per una diagnosi e delle cure specifiche.

Seguire una dieta non è diverso. Si può essere tentati dalle applicazioni online, ma alla fine è in gioco la nostra salute e un professionista non potrà mai sostituire una App.

Il professionista ti conosce, è consapevole delle tue esigenze ed è consapevole di cosa è meglio per te e per la tua salute (anche psicologica), l’app no!

  Articolo redatto da:

 

Dott.ssa Alessandra Errico

– Biologa nutrizionista

 

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